La prigione non salverà nessuno

Gli ex-detenuti sono persone che hanno commesso, secondo la legge, dei reati ed hanno vissuto un’esperienza restrittiva all’interno del sistema carcerario. L’esperienza nelle prigioni li porta spesso a perdere legami e competenze sociali, non solo perché questa è la fase in cui la costruzione dei pregiudizi preparerà la strada per l’isolamento e l’abbandono una volta fuori dalle mura carcerarie, ma anche perché la “cattività” e la non “progettazione sociale” non potranno aiutare nessuno a ricostruire una vita alternativa. Né, ancor di più, salveranno la “società perbene” da presunte “pericolosità sociali”.

Coloro che, per svariati motivi, entrano nel circuito penale fanno parte di quell’insieme di persone per le quali gli organi competenti (privati e pubblici) dovrebbero garantire un percorso di reinserimento sociale e di integrazione nel sistema economico e lavorativo. Questo dovrebbe essere attuato sia attraverso progetti individuali, sia attraverso progetti collettivi che riguardano la professione, la socialità e il settore abitativo.

Nella prima fase del Progetto “La prigione non salverà nessuno“, l’Associazione Smasher inserirà 15 ex detenuti in un circuito di socialità, spalmato sul territorio siciliano, volto a garantire un riscatto nel rapporto con gli altri, l’apprendimento della regolaralità dei rapporti economici e professionali, la convinzione dei valori di rispetto e umanità, il riconoscimento di un sistema produttivo legale nel quale spendere le proprie competenze.

Secondo l’Associazione Smasher questi sono i parametri dai quali partire per creare recupero individuale, socialità e promozione di una cultura non deviante.

La finalità ultima è quella di “trasformare”, anche nella rete sociale di appartenza, la considerazione sulla persona da ex detenuto a libero cittadino.

Nel progetto educativo, ideato e organizzato dall’Associazione Smasher e sostenuto economicamente attraverso i ricavati delle vendite delle Edizioni Smasher, saranno coinvolti a titolo gratuito professionisti e professioniste (n. 6), operatori e operatrici sociali (n. 5) e volontari e volontarie (n. 8).

Il servizio è gratuito.

La prima fase, nella quale sono previsti alcuni incontri, si svolgerà presso la Sede Sociale dell’Associazione Smasher, a Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Subito dopo, i beneficiari verranno inseriti, in qualità di stagisti volontari, presso attività commerciali o laboratori di artigiani al fine di apprendere un mestiere. Durante questo percorso, si tenterà di trasformare l’apprendimento in competenza e subito dopo in professionalità. L’inserimento lavorativo sarà condizione sine qua non per la sistemazione abitativa. In ultima analisi, verranno verificati gli obiettivi raggiunti ed eventualmente migliorati i percorsi. Ad ogni modo, lungo il progetto, incontri di circle time permetteranno di verificare l’efficacia del percorso, della metodologia e degli strumenti utilizzati.

Per informazioni: associazionesmasher@gmail.com

 

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Suggeriamo la lettura del volume di Carmelo Musumeci, “L’urlo di un uomo ombra“, Edizioni Smasher.

Carmelo Musumeci nasce il 27 luglio 1955 ad Aci Sant’Antonio in provincia di Catania. Condannato all’ergastolo, si trova ora nel carcere di Padova. Entrato con licenza elementare, mentre è all’Asinara in regime di 41 bis riprende gli studi e da autodidatta termina le scuole superiori. Nel 2005 si laurea in giurisprudenza con una tesi in Sociologia del diritto dal titolo “Vivere l’ergastolo”. Nel maggio 2011 si è laureato all’Università di Perugia al Corso di Laurea specialistica in Diritto Penitenziario, con una tesi dal titolo “La ‘pena di morte viva’: ergastolo ostativo e profili di costituzionalità”. Nel 2007 conosce don Oreste Benzi e da allora condivide il progetto “Oltre le sbarre”, programma della Comunità Papa Giovanni XXIII. Promuove da anni una campagna contro il “fine pena mai”. Nel sito web www.carmelomusumeci.com alcuni amici e volontari pubblicano i suoi scritti e il diario dal carcere.

Autore dell'articolo: admin

L'Associazione socio-culturale ha sede a Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Nasce in memoria del compagno Carmelo. A essa è legato il gruppo editoriale Edizioni Smasher.